Riconvertire gli stabilimenti al fine di produrre camici monouso per il personale sanitario in “prima linea” contro il Coronavirus. Questa è stata l’idea del Gruppo Armani per rispondere alla chiamata del governo fatta a tutte quelle aziende in grado di poter aiutare in questa crisi.

L’iniziativa si aggiunge alla cospicua donazione verso gli ospedali Italiani. Il Gruppo Armani ha infatti raccolto una cifra di 2 milioni di euro per gli ospedali di Bergamo, Piacenza, Versilia oltre che per lo Spallanzani di Roma, e il San Raffaele, il Luigi Sacco e l’Istituto dei tumori di Milano.
Con queste iniziative il Gruppo Armani dimostra di essere molto attento alla responsabilità sociale d’impresa, confermando il suo impegno anche passato.

La Giorgio Armani S.p.A, azienda che conta 6.517 dipendenti con un fatturato al 2015 di 2.6 miliardi di euro, ha “da sempre” applicato una filosofia sostenibile. Per il fondatore essere sostenibili significa “assicurare abiti che possono essere indossati anche a distanza di anni”. Inoltre, la responsabilità del Gruppo si concretizza in cinque diverse aree di azione: clienti, catena di fornitura, ambiente, risorse umane e collettività.

Infine, con la firma del “Fashion Pact” dello scorso 23 agosto 2019, anche Armani, insieme ai maggiori player dell’alta moda, si è impegnata per affrontare le sfide ambientali. Arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità, proteggere gli oceani, sono i tre obiettivi principali di questo “patto” che le aziende dovranno raggiungere nei prossimi anni.